L’analisi strategica
di Giuseppe Ossoli – Estratto dell’articolo pubblicato nel numero 8 – 2016 su SFC – Strategia Finanza e Controllo

analisi strategicaL’analisi strategica è il valore aggiunto per l’analisi fondamentale dell’impresa e su di essa si imposta una valutazione aziendale. Le metodologie valutative oggi più accreditate correlano l’ipotesi di valore di un’azienda ai propri flussi di risultato prospettici, opportunamente attualizzati ad un tasso di interesse coerente con le previsioni di rischio/rendimento degli investitori.

Ancora una volta si comprende il ruolo determinante dei modelli predittivi (propri dei sistemi di pianificazione e programmazione) quale momento propedeutico all’applicazione dei metodi di valutazione. Previsioni approssimative, non corrette, non coerenti e non documentate possono compromettere l’intero processo valutativo, portando a stime errate, inconsistenti, non convincenti e, in ultima analisi, non credibili (a ciò va aggiunto la non remota possibilità di imbattersi in proiezioni artefatte e manipolate a beneficio di alcuni stakeholders). Va ricordato, al riguardo, come l’oggettiva incertezza che accompagna i processi previsionali giustifica la distanza e l’atteggiamento prudenziale della cultura valutativa di scuola europea nei confronti dei metodi finanziario e reddituale, da più tempo accreditati nei Paesi anglosassoni. Si osservi come i diversi modelli valutativi recepiscono in modo diverso la componente di aleatorietà dei processi previsionali. Ad esempio le stime di capitale economico (correlate, secondo il metodo reddituale, a capacità di reddito già acquisite, dimostrate o ragionevolmente raggiungibili, sulla base di dinamiche economiche e trend già in atto) sono caratterizzate da un grado di incertezza inferiore rispetto alle stime di valore potenziale del capitale, correlate ad attese di flussi a medio-lungo termine, spesso svincolate da rapporti con i risultati del passato.

L’analisi previsionale dei flussi futuri riceve un apporto essenziale in termini di accuratezza, consistenza e credibilità da una efficace attività di pianificazione. Ciò giustifica il ruolo dei documenti strategici (piano industriale, piano aziendale, piano strategico o business plan) nell’ambito del processo valutativo. Il piano aziendale è il documento che, a partire dalla presentazione delle strategie competitive di fatto già operanti, rappresenta la visione imprenditoriale del management, attraverso l’esplicitazione delle intenzioni strategiche, delle azioni pianificate per il raggiungimento degli obiettivi strategici (action plan) e dell’evoluzione attesa dei key value driver. In pratica il piano industriale consente al valutatore di comprendere i tratti essenziali del processo di pianificazione e controllo adottato dall’azienda target, focalizzando la propria attenzione sullo stesso set informativo di cui si avvale il management per governare le dinamiche aziendali. Dal piano industriale, infatti, devono potersi cogliere alcuni elementi essenziali per meglio definire il giudizio di valore dell’impresa. ….

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