pensione buste arancioniDopo tutte le polemiche della scorse settimane, ci siamo… finalmente in questi giorni molti lavoratori, che non hanno mai consultato il sito dell’Istituto o non hanno mai visto il proprio conto contributivo, riceveranno le famose “buste arancioni” dall’Inps. Si parte da circa 150 mila lettere per arrivare a un totale di sette milioni di contribuenti che si conta di raggiungere e contattare entro la fine dell’anno.

Ma in pratica cosa sono le buste arancioni?

In sostanza è un invito a tutti i contribuenti a utilizzare il più evoluto sistema di calcolo online disponibile sul sito dell’Inps per essere sempre aggiornati sul proprio stato pensionistico. In questa prima fase la busta arancione sarà recapitata agli iscritti al fondo pensione lavoratori dipendenti, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri, ex Inpdai), alla gestione separata, al fondo ferrovieri e altri fondi speciali.

Cosa contengono le buste arancioni?

Al suo interno il contribuente troverà la data prevista di pensionamento, l’ultima retribuzione o reddito percepiti, il valore del primo assegno previdenziale e il tasso di sostituzione (rapporto tra i due valori precedenti) al lordo e al netto di tasse e contributi. In poche parole, al contribuente è fornita una simulazione della propria pensione effettuata sulla base dei contributi versati finora e su una proiezione futura presupponendo che non cambino i requisiti minimi per l’accesso al trattamento. Questo per quanto riguarda l’assegno di vecchiaia, mentre online si può ottenere anche quello relativo alla pensione anticipata.

Quali sono i limiti di questa operazione? La validità della simulazione purtroppo risente dei parametri utilizzati, sia a livello macroeconomico, sia per quelli riguardanti la vita del lavoratore. 

Share This