Cos’è la Cybersecurity? Come proteggere gli impianti e i dati delle nostre imprese?
Pensate sia impossibile ricevere una mail del genere “Se vuoi la restituzione dei tuoi dati pagami un riscatto!!!”? Purtroppo no, può capitare anche a una piccola azienda, anche alla nostra azienda. Allora impariamo a preoccuparcene, impariamo ad approfondire il tema della cybersecurity, ovvero della sicurezza informatica.
Abbiamo mai considerato cosa potrebbe succedere alla nostra attività se un virus dovesse infettare i nostri computer, attaccare i nostri progetti, i nostri data base e la nostra agenda? Se non abbiamo fatto almeno un backup, non abbiamo scampo.
Quasi una dichiarazione di impotenza, soprattutto se letta alla luce del recente attacco informatico conosciuto con il nome di “ransomware WannaCry”. Il campanello d’allarme è risuonato forte per i colossi dell’economia mondiale, ma deve “svegliare” anche i piccoli, perché totalmente impreparati e non abituati a queste forme di attacco. Occorre che anche in piccolo si presti attenzione alla cybersecurity, questo perché la situazione rischia di precipitare all’interno delle fabbriche, dove i macchinari oggi sono sempre più connessi e dipendenti dalla capacità di raccolta, trasmissione ed analisi di dati: e questo avviene sia per i grandi che per i piccoli.
Un attacco informatico non guarda in faccia a nessuno.
Il Governo sta promuovendo in maniera massiccia il piano Industria 4.0, che se da una parte rappresenta finalmente un valido tentativo di rilanciare l’economia e la produzione, dall’altro svela i lati deboli della sicurezza in ambito informatico. Infatti, proprio per questo, il piano Industria 4.0 ha tra i suoi pilastri anche l’agevolazione degli investimenti delle imprese in cybersecurity, un piano fondamentale per l’evoluzione del sistema industriale italiano.
Sarebbe però altrettanto importante, come peraltro già evidenziato, trovare le modalità con cui gestire anche servizi continuativi, come l’ingaggio di esperti di sicurezza, che sono particolarmente importanti e non sono coperti dalle modalità di incentivazione introdotte da Industria 4.0, passaggi necessari per mettere in cybersicurezza un’azienda o, almeno, per evidenziarne la necessità.
Eventi come WannaCry paradossalmente aiutano. Anche se ora il problema è più di alfabetizzazione che di mancata consapevolezza che il rischio esista: oggi serve maggiore cultura sui processi di digital technology integrator e di società che coniugano consulenza strategica e sviluppo di tecnologie. Non solo, ma adesso occorrerà vedere la reazione delle piccole e medie imprese dopo l’attacco cyber di WannaCry.