dipendente mailCosa succede quando un dipendente se ne va? La sua mail che fine fa?
È un tema di estrema attualità quello legato all’utilizzo da parte del dipendente di internet e email durante l’orario di lavoro; un argomento complesso perché implica una possibilità di controllo del datore di lavoro nell’ambito di una precisa e palese politica aziendale. Tutto ciò si unisce alle novità introdotte con la modifica dell’art.4 dello Statuto dei Lavoratori, sul tema dei controlli sugli strumenti di lavoro.

Nel dibattito, dopo l’intervento del Garante per la Privacy, è intervenuta anche la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che si espressa anche riguardo alla cessazione del rapporto con un dipendente e il destino della sua casella di posta elettronica aziendale.

Si rileva, infatti, che in caso di cessazione del rapporto di lavoro, gli indirizzi email del dipendente dovranno essere disattivati e rimossi. A ciò dovrà seguire l’informativa ai terzi circa indirizzi alternativi con cui poter proseguire il contatto con l’azienda. Non risulta infatti corretto un reindirizzo automatico dell’account del lavoratore cessato verso altri indirizzi, in quanto ciò potrebbe oggettivamente rivelare una violazione della privacy dell’ex dipendente.

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