730_scuola_culturaSpazio alle detrazioni per i costi di medie e superiori pagate anche prima di luglio 2015!
Via libera alla versione definitiva del modello 730/2016 relativo al 2015. Confermate tutte le novità anticipate nelle bozze del modello e aggiornate le istruzioni con le modifiche alle detrazioni del 19% delle spese universitarie e di quelle funebri, introdotte retroattivamente a partire dall’anno d’imposta 2015 dalla legge di Stabilità 2016. Infine, è stata concessa la possibilità di destinare il 2 per mille dell’Irpef ad un’associazione culturale iscritta in un apposito elenco che verrà istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Per esprimere la scelta a favore di una delle associazioni culturali ammesse al beneficio, dovrà essere firmato il riquadro presente nella scheda e dovrà essere indicato il codice fiscale dell’associazione a cui si vuole destinare la quota.

Ma torniamo alle spese scolastiche. La riforma della scuola ha previsto che si possa detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sostenute dal 16 luglio 2015 per la frequenza di asili, elementari, medie e superiori, con uno sconto massimo annuale di 76 euro per alunno o studente. La novità si applica a decorrere dal 16 luglio 2015.
La legge di Stabilità 2016, invece, «a partire dall’anno d’imposta 2015», cioè retroattivamente rispetto all’entrata in vigore, ha sostituito la precedente lettera e) dell’articolo 15, comma 1 del Tuir, che prevedeva la detrazione al 19% delle le «spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria» (medie e superiori) e universitaria, con la previsione della detrazione, sempre al 19%, delle spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente con decreto del Ministero dell’Istruzione, da emanarsi entro il 31 dicembre di ciascun anno (solo per il 2015, questo decreto verrà adottato entro il 31 gennaio 2016) e tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.

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