Cambiano le regole per gli infortuni sul lavoro, dal 12 ottobre occorre segnalare anche se la prognosi è solo di un giorno oltre l’infortunio.
L’obbligo è previsto per tutti i datori di lavoro che sono tenuti a comunicare all’Inail gli infortuni sul lavoro anche se hanno la durata di un solo giorno oltre a quello dell’infortunio stesso.
La comunicazione va fatta entro 48 ore dalla ricezione dei dati del certificato medico inoltrato all’Inail direttamente dal medico che lo ha stilato secondo le prescrizioni contenute nel Dpr 1124/1965. I dati degli infortuni saranno ora raccolti ed elaborati dal Sistema informativo nazionale per la prevenzione (Sinp).
Ma cosa succede se il datore di lavoro non comunica all’Inail l’infortunio nelle 48 ore successiva al ricevimento del certificato medico?
Si parla di sanzioni da 500 a 1.800 euro per l’omessa o ritardata comunicazione degli infortuni di durata superiore a un giorno (comunicazione a fini statistici); da 1.000 a 4.500 euro per la violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera r), in riferimento agli infortuni di durata superiore ai tre giorni (comunicazione a fini assicurativi).
Anche il professionista sanitario è tenuto all’invio perché il lavoratore può richiedere il certificato medico relativo all’infortunio al medico aziendale, al pronto soccorso o al medico curante. In ogni caso, qualunque medico presti soccorso al lavoratore infortunato, è obbligato a emettere il certificato, che deve contenere la diagnosi e il numero di giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro. Lo stesso medico è tenuto a inoltrare telematicamente il certificato all’Inail. I dati sulla certificazione sono resi disponibili dallo stesso Istituto ai soggetti obbligati a effettuare la denuncia in via telematica.