IsaArrivano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità. È giunto il momento di dire addio agli studi di Settore?

Ma cosa sono gli Isa?

I nuovi indicatori sintetici di affidabilità (Isa) destinati a sostituire gli Studi di Settore saranno una sorta di “pagella fiscale” del contribuente. Si tratta, in buona sostanza, di un insieme di indici il cui esito si tradurrà in un vero e proprio voto (su una scala da 1 a 10) destinato a esprimere, a seconda del punteggio attribuito, l’affidabilità fiscale dell’impresa o del professionista monitorato. Per coloro che meriteranno la “lode” ci sarà un regime fiscale premiale con alcuni vantaggi il cui contenuto pratico, però, ad oggi è ancora tutto da scoprire.

Come funziona?

Il giudizio finale sarà il frutto di una media semplice, derivante dall’utilizzo di una serie di indicatori “elementari” di affidabilità a cui potranno aggiungersi altri indici di anomalia; questi ultimi avranno un loro peso nel voto complessivo solo se verranno riscontrati elementi anomali ricavabili dalla contabilità del contribuente (ad esempio, rimanenze iniziali di un anno diverse da quelle finali dell’anno precedente, costo del venduto negativo eccetera).
Con il nuovo corso, quindi, non saranno più i ricavi/compensi gli elementi principali ad essere stimati con riferimento alla singola annualità, ma si opererà un’analisi più completa sulla posizione del contribuente.
Ad esempio, secondo quanto reso noto dalla Sose, si stimeranno anche il valore aggiunto ed il reddito per addetto, la durata delle scorte, la consistenza delle rimanenze finali, il controllo del numero delle giornate retribuite. Altro elemento di novità riguarda il periodo di monitoraggio. Il meccanismo sembra si reggerà su un’analisi che abbraccerà un arco temporale lungo (gli esempi diffusi da Sose sono tarati sul periodo 2007-2014 e quindi 8 anni) anziché la singola annualità.

Addio alla congruità

Dal quadro che emerge, quindi, non dovrebbero più esistere i contribuenti congrui e quelli non congrui, ma il popolo delle partite iva sarà destinato ad essere suddiviso fra contribuenti “virtuosi” e “non virtuosi”, dove solo i primi godranno dei premi fiscali che saranno individuati nello specifico da un provvedimento ad hoc.

Ma quali sono i problemi aperti?

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