L'Altra Economia

di Giuseppe Ossoli

“Bene comune” è l’essere un popolo educato, attivo, responsabile: è una società civile capace di iniziative, sinergie e imprese, individuali, di gruppo e comunitarie; è una classe politica intelligente e generosamente interessata alla vita e alla promozione della “polis”. Ma questi tratti del “bene comune” quanto sono presenti, voluti effettivamente e curati nell’esercizio della polis?
In una società della “prestazione efficace” si va facendo sempre più strada una mentalità ed una prassi che identificano il “bene comune” quasi solo con la somma aritmetica dei beni materiali.
Ma davvero questo modo di intendere il “bene comune” e l’azione politica che ne deriva servono il bene personale, intimo, interiore, specifico delle persone, delle piccole comunità e delle differenze esistenziali di ognuno? Inoltre, è veramente questo un “bene comune” integralmente umano e pienamente degno o è solo una sua ridotta ed ambigua circoscrizione “materialistica” e “sociologistica”?
Solo da risposte leali a questi interrogativi può muovere un’azione politica e un impegno sociale che recupera i valori dell’uomo, della persona al centro. Una forma, questa, di autentico sviluppo economico e sociale.
Dalla prefazione di Beatrice Pauselli

SCARICA IL LIBRO

“Non è successo vero quello ottenuto dall’impresa che emerge nel proprio mercato solo perché le aziende concorrenti hanno dovuto operare in regime di svantaggio.
Non è vittoria vera se al bob del tuo concorrente si spezza il bullone. “Non si gareggia aspettando che gli altri si ritirino!”.
Per questa impresa potrà essere anche solo un bronzo, come lo è stato per Eugenio Monti quello alle Olimpiadi di Innsbruck, ma quel bullone… che buon profumo d’oro che aveva.
E come Nash non ha vinto perché Monti gli ha dato il bullone, ma ha vinto perché è andato più veloce, anche l’economia vince se coglie nella componente morale la dimensione intrinseca all’umano stesso, in modo che un’economia del bene comune, della sussidiarietà e della giustizia sociale permetta a tutti gli uomini di competere veramente alla pari.”

Dalla quarta di copertina

Share This