metodi e strumentiTrasformare il professionista per trasformare l’imprenditore. La costruzione di una strategia.
di Beatrice Pauselli- Estratto dell’articolo pubblicato a Gennaio 2016 sul Consulente Tributario

LA COSTRUZIONE DI MODELLI PER L’OTTIMIZZAZIONE DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI
Perché è importante la ricerca del significato di un processo strategico? Perché serve una strategia? È sufficiente il racconto che segue per comprendere il valore di una strategia, l’importanza di un percorso formativo per l’impresa e, soprattutto, per l’uomo-imprenditore, cioè per colui che rappresenta i fattori centrali della creazione del valore e del senso delle organizzazioni. La strategia altro non è che una maggiore comprensione del nostro essere imprenditore, un sistema, o meglio un percorso, che cerca di far comprendere cosa è in effetti la nostra azienda e chi siamo noi, con le nostre potenzialità, ma anche con le nostre debolezze; uno strumento che possa aiutare ad evidenziarle meglio per fare in modo di migliorarci.Una strategia può ispirarsi a qualsiasi evento, non esistono formule predefinite a cui attingere. Ognuno crea il proprio metodo e su di esso imposta la strategia aziendale. Anche ispirarsi ad un breve passaggio tratto dal libro “Mariti” di Angelas Mastretta è fonte per il percorso formativo dell’imprenditore: raccoglie tutto il significato di questo lavoro, un lavoro da costruire insieme, con lo scopo di evidenziare quelle situazioni che non riusciamo a vedere, andando oltre i nostri limiti.

– Un uomo è preoccupato che la moglie stia perdendo l’udito, così consulta il medico. Teme per un handicap irrimediabile, di cui la moglie non avrebbe alcuna percezione. Il dottore gli suggerisce, in via preliminare, di provare con un semplice test domestico: mettersi dietro di lei e farle una domanda, prima a sette metri di distanza, poi a quattro ed infine alle sue spalle.L’uomo torna a casa e vede la moglie in cucina, voltata verso i fornelli, alle prese con la cena. Dalla porta le chiede cosa c’è per cena. Nessuna risposta. Fa qualche passo e si ferma a circa quattro metri dietro di lei. “Cosa c’è per cena?”. Ancora nessuna risposta.Infine, proprio dietro alle sue spalle, le chiede ancora: “Che cosa c’è stasera per cena?”. A quel punto, finalmente la moglie si volta: “Per la terza volta, pollo!” –

Spesso non sono gli altri a non capire o sentire, siamo noi a non voler cambiare, sentire e cambiare.
Ma come si fa per cambiare?…

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