Il buon posto dove vivere
di Giuseppe Ossoli e Beatrice PauselliPensare a un reddito di cittadinanza? La rivoluzione del welfare state
Tutti, ormai, sappiamo che nelle strutture economiche l’etica non è una cosa che sta fuori dall’economia, ma è dentro; l’economia non funziona se non porta in sé l’elemento etico.
Per rinnovare il sistema economico dal di dentro è necessario fare appello alla solidarietà umana.
Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante, per correggerlo in modo concertato e lungimirante?

“Che l’economia abbia bisogno dell’etica è venuto emergendo con crescente chiarezza e forza proprio dagli stessi esiti negativi o problematici del mondo economico-finanziario attuale. Di qui l’esigenza di passare a una economia diversa, le cui caratteristiche sono quelle di un’economia cui è stato tolto il piedistallo e che ritorna a misurarsi e a porsi al servizio di tutti i valori e di tutte le genti.
Questo ci dice, in estrema sintesi, che l’economia ha assoluto bisogno della dimensione etica.
Un’etica che ci interpella. E lo fa sia come cittadini che come imprenditori. Con essa non possiamo non farci i conti e, quindi, dobbiamo parlarne. È certamente utile scrivere e parlare di etica, di revisione dei paradigmi dell’economia, di riforme della finanza, di valori sociali dell’impresa e dello Stato. Solidarietà e sussidiarietà sono elementi per una nuova economia, quella in cui il futuro è già oggi. Quindi, perché non riflettere su un reddito di integrazione, di cittadinanza, di inserimento o che dir si voglia?
Parliamone… senza paura… per un mondo migliore!”
Un’etica che ci interpella. E lo fa sia come cittadini che come imprenditori. Con essa non possiamo non farci i conti e, quindi, dobbiamo parlarne. È certamente utile scrivere e parlare di etica, di revisione dei paradigmi dell’economia, di riforme della finanza, di valori sociali dell’impresa e dello Stato. Solidarietà e sussidiarietà sono elementi per una nuova economia, quella in cui il futuro è già oggi. Quindi, perché non riflettere su un reddito di integrazione, di cittadinanza, di inserimento o che dir si voglia?
Parliamone… senza paura… per un mondo migliore!”