Sicurezza sul lavoro: le buone prassi sono un affare
di G. Ossoli – Estratto dell’articolo pubblicato a gennaio 2017 sul mensile Dietro l’Angolo
La sicurezza sul lavoro è uno dei più importanti e proficui valori intangibili riferibili al “fare impresa bene”. Lavorare e vivere in ambienti sicuri, sani ed etici, rappresenta la condizione ideale per la crescita dell’impresa, favorendo la limitazione degli incidenti, ma anche la fidelizzazione dei dipendenti con la riduzione del turn-over, causa spesso di ingenti costi per la formazione del personale, oltre che la trasmissione di fiducia trasmessa a clienti e fornitori: ci si fida maggiormente di un’azienda rispettosa dei principi dello sicurezza, dell’etica e del welfare aziendale, perché di un’azienda così organizzata si sa che opera bene. La sicurezza sul lavoro non è più quindi un valore intangibile bensì un valore che si misura con il possibile incremento del fatturato, valore quindi, ben tangibile. La creazione di condizioni di lavoro sicure e il continuo miglioramento delle stesse sono questioni che dovrebbe allora essere essenziali per tutti i datori di lavoro, preoccupazioni dettate da considerazioni economiche e umanitarie. La sicurezza e la salute sul luogo di lavoro sono, oltre tutto, un obbligo e una componente della politica sociale dell’Unione europea. Un obbligo, certo, ma soprattutto un’opportunità per le imprese: e questo rappresenta cultura d’impresa.
La partecipazione attiva
Oltre alla legislazione che impone l’obbligo della sicurezza sul lavoro, deve essere aggiunta la partecipazione attiva dei vari soggetti operanti nel campo della salute e della sicurezza. Molte aziende hanno raggiunto la consapevolezza che investire in sicurezza significa migliorare il modo di lavorare senza dover affrontare i costi cosiddetti nascosti: viceversa, una strategia inefficace in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro comporta dei costi. Negli ambienti operativi in cui si impiegano risorse e si adottano strategie sulla sicurezza migliora la produttività grazie al calo delle assenze per malattia, riduce i costi dell’assistenza sanitaria, mantiene in attività i dipendenti più anziani, promuove metodi e tecnologie di lavoro più efficienti, diminuisce il numero di persone che devono ridurre il proprio orario di lavoro per assistere un familiare.
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